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Dallo Smart Working ai Sistemi Operativi
Il mondo è sempre meno prevedibile e bla bla bla… E tanti altri dati che confermano una verità che oramai appartiene al passato e che purtroppo ancora oggi la si comprende poco e, ancor meno, la si riesce a far propria:
Se ieri sei andato a letto come un’azienda industriale, questa mattina ti sveglierai come un’azienda di software e analytics. (Jeff Immelt CEO di GE General Electric)
L’intersezione tra la customer experience ed employee experience ( qui trovi un interessante articolo che illustra il collegamento diretto) sta rivedendo modelli di business e modelli organizzativi.
Volendo scomodare Charles Darwin, la Digital Era sta dimostrando come a sopravvivere non è la specie più forte, e neanche quella più intelligente. Ma quella che più si riesce ad adattare ed essere responsive ai cambiamenti. È il Digital Darwinism (qui un articolo Wired del 2014).
La logica industriale e tradizionale fondata sul controllo, sull’esasperazione dell’efficienza e sul coordinamento “ top-down “ è decisamente inadeguata agli attuali contesti: non puoi applicare schemi e modelli appartenenti all’era industriale per risolvere problemi di natura digitale.
Ridefinire leadership per la Digital Era
Rivedere il paradigma alla base delle organizzazioni è tema che avrai sentito ribadire dal sottoscritto innumerevoli volte (consulta la mia library di articoli passati qualora volessi approfondire). Se l’obiettivo di un’organizzazione è competere nella Digital Era, deve innanzitutto porre davanti il digitale e far sì che le persone possano trarne vantaggi.
Ma se non esistono cultura digitale, processi digitali, tecnologie digitali, come si può garantire un business digitale?
La definizione di nuovi schemi passa inizialmente dalla Digital Transformation, ossia dalla necessità di trasformare e adattare il proprio business facendo leva sul digitale.
L’espressione “Digital Transformation” è ormai sulla bocca di tutti e — aggiungo — spesso nella maniera sbagliata. Oramai…